Colazione con Tre Marie

La settimana scorsa sono stata invitata ad una golosissima colazione organizzata dalla Tre Marie Croissanterie.

LA COLAZIONE

Vi chiederete: Croissanterie? Cioè cornetti e non Panettoni?

Sì avete capito bene, cornetti fragranti e burrosi che vi sarà capitato spessissimo di mangiare al bar!

Ad accogliermi una tavolata ricca di ogni ben di Dio! Favolosi cornetti ripieni di cioccolato, crema, marmellata, fico e mandorle (la meravigliosa novità lanciata sul mercato quest’anno), chioccioline, saccottini,  erano lì pronti solo per essere divorati.

Ma al termine del mio personale momento emozionale (i dolci mi mandano in visibilio, lo sapete, è una cosa più forte di me) questa colazione è stata l’occasione per scoprire che le Tre Marie Croissanterie è stata acquisita  dalla Sammontana nel 2008.

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LA SAMMONTANA

La Sammontana è un’azienda di famiglia. E nello specifico della famiglia Bagnoli il cui capostitipite comprò negli anni 40′ ad Empoli una latteria. Il più intraprendente dei figli la trasformò in un bar gelateria e da lì, con l’apporto del resto della famiglia, prese origine un’attività che li ha portati  a creare un’industria.

Mi ripeto: l’industria è tutt’oggi di proprietà esclusiva della sola famiglia Bagnoli che continua a lavorare di generazione in generazione al sogno di famiglia.

Che i cornetti siano buoni lo sapete, così come i gelati. E’ interessante dal mio punto di vista il fatto che i quattro stabilimenti in cui si svolge la produzione siano tutti in Italia (circostanza oggi purtroppo non scontata) e che combattano ogni giorno per migliorare e per rimanere a galla in un mercato dominato dalle multinazionali puntando sulla qualità dei prodotti.

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Ho già fatto in passato discorsi che potrebbero sembrare campanilistici. Ma nel mio personale percorso di conoscenza ed approfondimento dei prodotti italiani, come vi sarete resi conto e come io stessa vi ho sottolineato spesso, sono interessata ai piccoli ma anche ai grandi produttori.

Perchè quello che cerco di capire e valorizzare è il PRODOTTO ITALIANO sia quando è rappresentato, ad esempio, dal raro formaggio di capra prodotto da un pastore isolato dal mondo in Garfagnana sia quando invece è rappresentato da un’industria valida che lavora prestando attenzione alla qualità ed al contempo offrendo posti di lavoro.

Il mondo tende alla globalizzazione, le società piccole scompaiono assorbite dalle grandi multinazionali che non tutelano a mio avviso il prodotto schiave della logica del guadagno ad ogni costo, con dirigenti che pensano solo ai profitti nel corso della durata del loro mandato per poi approdare ad altri posti di lavoro meglio retribuiti.

Chiudo qui il discorso per non annoiarvi ma come sempre cerco di trasmettervi un messaggio: il nostro deve essere un consumo consapevole. Quando facciamo la spesa dobbiamo sempre chiederci CHI produce, DOVE produce e COME produce.

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