Oasi della Crescita Plasmon

Il 4 marzo la Plasmon ha deciso di aprire le porte dello stabilimento di Latina alle mamme per spiegare e fare toccare con mano la loro produzione.

uomo plasmon

Prima però di raccontarvi la mia esperienza vi riporto le parole della mia pediatra al momento dello svezzamento di Riccardo.

Alla mia domanda omogenizzati sì omogenizzati no lei mi ha chiesto: tu hai la certezza assoluta che la carne e la frutta da te comprate direttamente siano sane, assolutamente prive di ormoni e di qualsivoglia traccia di pesticidi? Perchè nel caso in cui la risposta sia no un omogenizzato fatto in casa con frutta e verdura di provenienza non sicura non è da considerarsi di migliore qualità solo perchè fatto artigianalmente. Nell’incertezza un prodotto industriale, visti i rigidi controlli a cui è sottoposto, è la soluzione più sicura.

Ho stima della mia pediatra. E’ una persona non solo competente ma anche equilibrata (come sapete da sempre odio gli estremisti, in tutti gli ambiti, non mi danno alcuna fiducia). Ho trovato le sua parole sugli omogenizzati intelligenti e sensate, oltre che naturalmente affidabili perchè provenienti da persona competente. Così ho sì preparato gli omogenizzati in casa, ma solo quando avevo a disposizione carne o frutta regalata a mia madre da un contadino amico. Altrimenti gli omogenizzati li ho comprati.

Queste sono state le mie convinzioni nello svezzamento di Riccardo e con queste convinzioni mi sono approcciata alla Plasmon.

Sono arrivata con le idee un po’ confuse chiedendomi se ci fossero “oasi della crescita” nei pressi di Latina e se le avremmo visitate.

Ho invece scoperto le Oasi della Crescita sono una sorta di sistema organizzato atto a garantire un prodotto sicuro al 100%, un progetto articolato che attraverso un sistema di delegazione ha permesso la creazione di una filiera controllata sin dall’origine.

In parole povere la Plasmon seleziona i propri fornitori in base a caratteristiche aziendali e legate alla territorialità del prodotto, poi gli impone uno standard specifico da mantenere per i prodotti destinati al baby food. Per essere sicura di questo standard la Plasmon effettua dei controlli costanti durante tutta la produzione oltre che sul prodotto finito.

Quindi pur non essendo essa stessa produttrice delle materia prime, attraverso la sinergia creata con i produttori si assicura che il prodotto finito sia  qualitativamente superiore ed  adatto al consumo da parte di un bambino.

E sì perchè un errore comune che fanno in tanti (me compresa) è quello di dimenticare che il metabolismo dei bambini è diverso da quello degli adulti e che quindi un cibo sano e gustoso per un adulto potrebbe non essere adatto ad un bimbo.  Un esempio semplicissimo: i bambini nei primi due anni di vita hanno bisogno di più grassi e meno proteine rispetto ad un adulto.

Quindi il concetto chiave del progetto Oasi della crescita è: prodotto sano controllato sin dall’origine e studiato per il consumo da parte di un bambino.

biscotti

Purtroppo rispetto ai tempi non solo dei nostri nonni ma anche solo dei nostri genitori le cose sono cambiate. Non possiamo più essere sicuri di nulla. Le mele regalateci dal nostro vicino che le coltiva nel proprio giardino senza l’uso di pesticidi potrebbero essere invece contaminate perchè per esempio a 10 Km di distanza c’è una falda acquifera non pura che rovina il terreno. Sono cose a cui io penso spesso.

Nei limiti del possibile è quindi giusto fare delle scelte che preservino i nostri bambini.

Vi ho chiarito sin da subito qual’è la mia posizione rispetto a questi tipi di prodotti industriali indicandovene le ragioni. Ma sono considerazioni a carattere personale. Rispetto a questi prodotti vi sto fornendo le informazioni importanti, sarete poi voi a trarne le conclusioni.

Mi preme sottolineare un altro aspetto.

Prima di questa visita in molti mi hanno scritto lamentando che la Plasmon non sia più “italiana”. Questo perchè ormai da anni è stata acquistata dal gruppo Heinz.

Vi espongo i fatti. La Plasmon è di proprietà del gruppo Heinz ma la produzione avviene soltanto in Italia. Anzi l’Italia è in realtà considerata un centro di eccellenza per il baby food. Qui avviene la produzione non solo per il nostro mercato, ma anche per quello del resto del mondo. I dipendenti sono tutti italiani, a partire dagli operai sino ad arrivare alla dirigenza.  Il direttore dello stabilimento (una persona squisita che ringrazio per l’enorme pazienza avuta con le mie pressanti domande) mi ha fatto parlare con numerosi dipendenti che vivono quasi come un’offesa il non considerare la fabbrica italiana! Vi invito quindi a non fermarvi all’aspetto superficiale della questione (ovverrosia la “proprietà” straniera) ma a riflettere sul fatto che la forza lavoro (a partire dallo studio dei prodotti sino ad arrivare ai magazzinieri) è italiana e che lo spirito che si respira all’interno della fabbrica è italiano (e questo io l’ho toccato con mano).

In merito alla fabbrica posso dirvi che il livello tecnologico è impressionante. Per tutta una serie di valide motivazione è vietato fare foto al suo interno (il direttore dello stabilimento mi ha concesso di fare solo un paio di scatti in via del tutto eccezionale) e quindi non sono in grado di mostrarvi la meraviglia del suo mondo meccanico che mi ha incantata (e sì ho scoperto che anche dietro alle macchine c’è poesia).

omogenizzati

Ho riservato per la fine l’argomento biscottino Plasmon.

Poche parole. Che è buonissimo lo sappiamo (una delle prime cose che ho pensato quando sono rimasta incinta è stata: che bello mangeremo insieme i biscotti Plasmon). Ed ora è cominciata la produzione senza l’olio di palma.

biscottini

Sull’argomento olio di palma non ho ancora un’idea precisa, troppe le tesi contrastanti. Fatto sta che però per tante persone è diventato un demone da combattere… e la Plasmon ha deciso di andare incontro alle richieste sempre più pressanti di queste persone preoccupate. Al di là dell’opinione sull’olio di palma secondo me è apprezzabile la volontà dell’azienda di offrire un prodotto che soddisfi in pieno i consumatori.

Tirando le somme il mio giudizio personale sulla Plasmon è positivo in virtù di una serie di motivazioni schematicamente riassumibili in:

  • filiera controllata sin dall’origine
  • assenza di: conservanti, di prodotti OGM e di contaminanti
  • processo produttivo con sicurezza garantita al 100 %

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