Il vento di San Francisco

Mi sono imbattuta ne Il vento di San Francisco di Howard Fast per caso in biblioteca. Non so se vi ho raccontato che sono un’assidua frequentatrice delle biblioteche pubbliche. Con il passare degli anni e l’accumulo indiscriminato di volumi ho optato (per questioni di gestione dello spazio) per il prestito bibliotecario. Messe da parte le manie di possesso del libro (cosa non facile per me) e non volendo rinunciare alla carta stampata ho deciso di anare regolamente in biblioteca.

In poco tempo è diventato un rituale di cuui non posso fare a meno. E nulla mi vieta poi di acquistare i volumi di cui mi innamoro.

Ma ho divagato. Il punto da cui siamo partiti è che sono entrata in biblioteca e ho preso questo libro d’impulso.Così solo in un secondo momento ho scoperto che il primo volume della saga familiare di Lavette

Il vento di San Francisco: la trama

I genitori di Danny Lavette emigrano in America dall’Italia all’inizio del secolo scorso. Dopo anni di sacrifici il padre di Danny, da sempre pescatore, riesce a diventare proprietario di un peschereccio per poi morire, insieme alla moglie, nel terremoto del 1906.

il vento di san francisco

Danny rimasto orfano si rimbocca la maniche e, mosso da un’ambizione che lo divora, decide di diventare ricco e raggiungere Nob Hill (il quartiere dove risiedono i veri ricchi di San Francisco).

Parte così la sua rocambolesca avventura che lo porterà a diventare richissimo ma a perdere per strada il senso dei sentimenti veri.

La recensione

Il mito del self-made man americano declinato nella sua accezione più suggestiva: quella dell’immigrato povero che riesce a diventare milionario.

Ma visto che non si tratta di una favola il raggiungimento del proprio sogno ha un prezzo elevato per Danny Lavette. Nella vita niente (o quasi) è impossibile purchè si sia disposti a fare grandi sacrifici ed a rinunciare a qualcosa.

E’ quindi stridente il contrasto tra l’amore che Danny riceve da piccolo da parte dei genitori e che costituisce la base su cui lui costruisce la propria forza, con l’aridità che invece da adulto lui manifesta nei confronti dei propri figli. Ad uno sguardo superficiale Danny sembra il ragazzone pieno di buoni sentimenti e tanta determinazione. Nella pratica con il passare degli anni la sua determinazione lo porta a alpestare i sentimenti di chiunque lo circonda pur di raggiungere i suoi desideri

Sullo sfondo si muovono una pletora di personaggi comprimari che, a loro volta, pagano a caro prezzo le proprie scelte di vita.

Ed indubbiamente questo aspetto del romanzo mi ha conquistata. La caratterizzazione psicologica dei personaggi non è delle miglior ma questa pecca viene compensanta dall’assoluto senso del realismo di quello che accade a tutti. Ad ogni azione, nella vita vera, corrisponde una reazione ed agire pensanso solo a se stessi prima o poi comporta conseguenze.

  • IL VENTO DI SAN FRANCISCO
  • pp. 480 – prezzo € 18,00
  • Edizioni EO

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