Cinquanta modi per dire pioggia
Cinquanta modi per dire pioggia il primo romanzo di Asha Lemmie.
Godibile, una perfetta lettura di intrattenimento, poco adatto a riflessioni più profonde.
Cinquanta modi per dire pioggia : la trama
Ambientato nel Giappone del primo dopoguerra, il romanzo prende le mosse dalla separazione tra Nori Kamiza e sua madre che la lascia davanti casa dei nonni.
Nori ha solo otto anni e fino a quel giorno ignorava di avere una famiglia al di fuori di sua madre. Questa nel lasciarla le fa un unico raccomandazione: di obbedire sempre.
Sarà a casa dei nonni che Nori scoprirà di essere frutto di una relazione extraconiugale della madre e che il suo essere illegittima è una grandissima vergogna per la famiglia Kamiza. La nonna la tiene segregata per anni in soffitta per paura che il mondo scopra la loro vergogna.
L’arrivo di Akira, fratellastro di Nori, cambierà però il suo destino.
La recensione
L’esordio letterario della Lemmie punta principalmente sul sensazionalismo.
Il romanzo strizza chiaramente l’occhio ai romanzi d’appendice, con un susseguirsi di colpi di scena che mettono in perenne difficoltà e pericolo la protagonista Noriko.
E sebbene all’inizio la cosa sia avvincente, devo dire che verso la fine comincia ad essere veramente improbabile. L’autrice si lascia chiaramente prendere un po’ troppo la mano.
Noriko è indubbiamente un personaggio interessante, ma per certi versi molto superficiale.
Non la vediamo mai scavare davvero nella sua anima nonostante tutto quello che le capita.
Il suo io si ferma alla prima soglia del dolore, ne guarda la sua forma più semplice e non va oltre.
C’è una timida presa di coscienza di sé nel rush finale, ma avviane di fretta, senza forse una vera convinzione.
Il libro è gradevole e si lascia leggere con grande leggerezza (tenete conto che l’ho finito in due giorni). Quindi rientra sicuramente nella categoria svago ed intrattenimento ben riuscito.
Le considerazioni che però siamo portati a trarre alla fine non sono delle migliori.
Perché Noriko si lascia imbrigliare da un destino che non le doveva appartenere, succube nonostante tutto della suggestione delle tradizioni e dell’orgoglio. A prescindere dai suoi dichiarati intenti il succo non cambia, quasi come se il destino prendesse il sopravvento sul libero arbitrio.
Se apprezzate le ambientazioni orientali vi rimando anche a: Quando le montagne cantano e Miliardario a cinque stelle.
- CINQUANTA MODI PER DIRE PIOGGIA
- Pagine: 432 – Prezzo: 18,00 €
- Edizioni Nord