Cuore del Sahel

Cuore del Sahel di Djaili Amadou Amal.

Lo sapete di solito non entro nei dettagli della biografia degli autori, ma in questo caso conoscere la storia personale dell’autrice è fondamentale.

Djaili Amadou Amal è orginaria del Camerun. All’età di diciassette anni ha dovuto sposare un uomo cinquantenne. Fortunatamente si tratta di una “storia a lieto fine” visto che la Djaili non solo è riuscita a liberarsi dal giogo impostole dalla società ma è anche diventata una scrittrice. Ma prima di profondermi in altre considerazioni vi racconto a grandi linee la trama del romanzo.

cuore del sahel

Cuore del Sahel: la trama

Faydé vive in un piccolo villaggio con la madre ed i fratelli. Di suo padre non si hanno notizie da alcuni anni.

La siccità e la povertà hanno messo la famiglia in ginocchio così Faydé decide, contro il parere della madre, di andare in città a Maroua per lavorare come cameriera e sostenere così sia se stessa che la propria famiglia.

La città è però molto diversa dal villaggio. Qui Faydé avrà modo di toccare con mano le ingiustizie e le disparità che affliggono davvero la società del suo paese e di prendere coscienza del misero destino riservato alle donne.

La recensione

Come vi dicevo la biografia dell’autrice è fondamentale per comprendere la scelta di rendere non solo Cuore del Sahel ma tutti i suoi libri uno strumento in grado di far conoscere i problemi della società in cui lei è cresciuta.

I romanzi sono il veicolo ideale per uno conoscenza empatica di problemi che ci sono estranei. Risulta estremamente difficile comprendere davvero un problema inquadrabile in un tipo di vita che ci è completamente sconosciuta.

Pensare ad una donna oggetto non ti fa davvero capire come la donna oggetto viva quotidianamente, come la sua mancanza assoluta di diritti si rifletta in ongi sua scelta, anche la più insignificante.

Ma vivere con Faydé le ingiustizie che è costretta a subire, condividere le sua paure, guardare attraverso i suoi occhi cosa una socità a stampo patriarcale è in grado di fare rende tutto questo molto più reale.

La bellezza di questo libro è insita in quello che ci fa comprendere. E per la speranza che riesce a trasmettere con il suo finale positivo (che non è frutto della voglia di “indorare la pillola” se ci pensate, visto che l’autrice stessa è risciuta ad avere il suo lieto fine nella vita).

Da leggere per riflettere anche Storia della nostra scomparsa e L’influenza delle stelle.

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