Il seggio vacante

Oggi vi parlo dell’ultimo libro di J.K. Rowling (la mamma di Harry Potter per intenderci) “Il seggio vacante

Opera scritta per un pubblico adulto, quindi ben lontana da Harry e da Il maialino di Natale.

Il seggio vacante : la trama

Dovete sapere che io ero una grande fan di Harry Potter. In occasione dell’uscita degli ultimi tre libri sono stata tra gli “invasati” che hanno trascorso la mezzanotte della vigilia della Befana in libreria per accaparrarsi subito il nuovo romanzo e poi correre a casa a leggerlo!

il seggio vacante

Ero quindi davvero curiosa di leggere questo nuovo romanzo che nulla ha a che fare con il fantasy e che rappresenta il definitivo distacco della Rowling  dal suo Harry.

La storia si svolge nella provincia inglese, nel piccolo paesino di Pagford, dove la morte di uno dei membri del consiglio municipale infrange l’equilibrio non solo del consiglio stesso, ma anche delle persone che ruotavano intorno a lui. E come sempre accade, la rottura di un equilibrio porta a galla problemi sopiti o ignorati ed innesca un effetto a catena dalle conseguenze imprevedibili.

La recensione

La Rowling ha scritto un libro nero, pessimista, cattivo.

Tutti i personaggi che lo popolano sono persone meschine, animate dai peggiori sentimenti, incapaci di comprensione per nessuno al di fuori di se stessi, ma nello stesso tempo imprigionate nell’insoddisfazione e nell’infelicità.

Quella che la Rowling descrive è una realtà davvero brutta, dove non esiste redenzione.  Devo ammettere che non so se il libro mi sia piaciuto davvero, perché non condivido la visione di fondo e, per quanto il mondo sia brutto, dentro di me risiede sempre una piccola speranza e un po’ di fiducia nell’umanità.

Lo stile della Rowling è sempre lo stesso, chiaro e piacevole, ma non riesco a non avere il sospetto che la scelta di una scenario così pessimista sia stata un po’ forzata, volta soprattutto a creare un distacco netto con il percorso pregresso dell’autrice.

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