La famiglia Aubrey
La famiglia Aubrey è il primo volume di una trilogia (il secondo volume si intitola: Nel cuore della notte).
Rebecca West (pseudonimo di derivazione ibseniana di Cicely Isabel Fairfield) è un’autrice famosa in Inghilterra ma stranamente sconosciuta da noi sino ad oggi.
Rientra quindi in quel filone di autrici di inizio secolo (mi riferisco al 900′) non pubblicate ai tempi e che ora vengono, per nostra fortuna, riscoperte.
La West è un tipo eclettico. Intellettuale ma anche attivista politica, suffragetta, viaggiatrice. Una persona alla ricerca della propria libertà in anni in cui la libertà per le donne era un traguardo difficile da raggiungere
La famiglia Aubrey la trama
Il romanzo è ispirato alla vita familiare dell’autrice, allo loro indefinibile posizione sociale.
Agli inizio del 900’ una famiglia povera ma dall’elevato livello culturale non aveva una sua collocazione all’interno della società.
Invisa ai ricchi ed incomprensibile per i poveri, destinata ed un perenne isolamento.
Così vivono gli Aubrey. Un padre con grandi doti da scrittore ma una assoluta incapacità di gestione dei soldi. La sua mania di giocare in borsa porta piuttosto di frequente la famiglia sull’orlo dell’indigenza. Una madre talentuosa pianista che vede il suo dono passare nelle secondogenite gemelle Rose e Mary. La primogenita Cordelia con grandi ambizioni e scarso senso di autocritica. Ed il piccolo e dolce Richard Quin.
La loro vita è sempre in bilico tra bellezza e stupore. Tutti estremamente legati tra di loro cercano di aiutarsi vicendevolmente ad affrontare un quotidiano che li respinge e non li comprendee.
Le famiglia Aubrey specchio riflesso della famiglia March
Ho letto un bellissimo articolo di Elisa Marangoni in cui veniva tracciato un parallelismo perfetto tra questo romanzo e ”Piccole donne” di Lousi May Alcott.
Stessa posizione sociale, stesse contraddizioni, addirittura stessi personaggi.
Solo che il romanzo della West è la versione (permettetemi la “licenza poetica”) per adulti. Il romanzo non è pervaso da qual buonismo di fondo della Alcott che infonde in ogni pagina la sicurezza del “tutto andrà bene”.
La famiglia Aubrey si interfaccia con il mondo vero, con le sue brutture, i suoi cattivi sentimenti, la meschinità delle persone.
Lontano da noi per le convenzioni che sono ormai superate, è un romanzo moderno per quanto riguarda l’analisi dell’animo umano.
La famiglia Aubrey
Pagine: 570 – Prezzo: 18,00 €