Risotto con capesante
Il risotto con capesante è un primo piatto dal sapore molto delicato che viene apprezzato da tutti.
Nella sua preparazione infatti non viene utilizzato il brodo di pesce, ma si crea il giusto equilibro tra la nota acida data dallo spumante ed il sapore delle capesante.
Alla fine della ricetta però come sempre vi lascio le indicazioni per possibili varianti così che possiate tarare perfettamente il piatto ai vostri gusti.
Mi raccomando però alla scelta del riso. Per un buon risultato dovete sempre optare per il carnaroli o il vialone nano. Garantiscono entrambi un ottima resa, la differenza tra i due è data dalle dimensioni.
Come avrete infatti intuito dal nome il vialone nano si caratterizza per dei chicchi piccoli a differenza delle dimensioni maggiori di quelli del carnaroli.
Da qui anche la differenza nei tempi ci cottura che saranno leggermente più brevi per il vialone nano.
Risotto con capesante surgelate
Le capesante sono chiamate anche conchiglie di San Giacomo (coquilles Saint Jacques) o pellegrine perchè nel passato i pellegrini che visitavano il santuario di Santiago de Compostela in Portogallo le raccoglievano sulla spiaggia della città e le legavano ai bastoni come prova del loro pellegrinaggio.
Le capesante nel nostro paese non sono molto utilizzate e si trovano con difficoltà in pescheria (a meno che non si tratti di pescherie molto fornite).
Non lasciatevi scoraggiare però: per la preparazione di questo risotto vanno benissimo anche le capesante surgelate!
Dovrete solo farle scongelare in anticipo e tamponarle con carta assorbente prima di cuocerle per privarle dell’acqua in eccesso.
In commercio si trovano sia congelate con il guscio sia senza. Per questa preparazione andranno bene entrambe.
Mi raccomando se prendete quelle con il guscio conservatelo. Si rivelerà prezioso e molto scenografico per impiattamenti futuri. Immaginate infatti di utilizzarlo per servire un cocktail di gamberi oppure come base in cui far gratinare i calamari.
Ricetta Risotto con capesante
Ingredienti per 4 persone
- 350 g di riso carnaroli/vialone nano
- 1 scalogno
- 1 bicchiere di prosecco
- 60 g di burro
- 50 g di parmigiano reggiano
- brodo vegetale (sedano, carota, cipolla)
- 12 capesante
- sale
Come si prepara il risotto con capesante
1. Fate sciogliere 30 g di burro in un tegame.
2. Unite lo scalogno tritato e fatelo stufare a fiamma dolcissima sino a quando non sarà diventato morbido.
3. Alzate la fiamma ed aggiungete il riso.
4. Fatelo tostare un paio di minuti mescolandolo in maniera tale da farlo toastare in maniera uniforme.
5. Sfumate con il prosecco e fate evaporare la parte alcolica.
6. Salate ed aggiungete un mestolo di brodo.
7. Portate a cottura il risotto (ci vorranno 14 minuti circa per il vialone nano e 17 circa per il carnaroli) aggiungendo un mestolo di brodo alla volta quando il fondo si sarà asciugato.
8. Mentre il risotto cuoce preparate le capesante.
9. Fate sciogliere 10 g di burro in una padella.
10. Appena il burro comincerà a sfrigolare unite le capesante e cuocetele due minuti per lato. Tenete in caldo.
11. Un volta cotto il risotto fatelo riposare coperto per tre minuti, poi mantecatelo con il burro residuo ed il parmigiano
12. Servite impiattando il riso ed aggiungendo sulla superficie tre capesante. Alla fine dell’articolo trovate un video con la ricetta!
VARIANTI
Per accentuare l’acidità del vostro risotto con capesante potreste sfumare le capesante con del limone, oppure per un gusto davvero particolare (che io amo molto) con del succo di arancia.
Sicuramente la scelta più felice sarebbe quella di preparare un risotto al limone.
Se non doveste gradire l’abbinamento con il prosecco potete variare il tipo di risotto da abbinare alle capesante, che andranno cotte sempre nello stesso modo.
Ma valida alternativa potrebbe essere quella di sostituire il prosecco con mezzo bicchiere di vino bianco e poi utilizzare un brodo di pesce per cuocere il risotto!