Finchè il caffè è caldo
Successo internazionale Finchè il caffè è caldo è stato il romanzo d’esordio di Toshikazu Kawaguchi.
Finchè il caffè è caldo: la trama
In una tranquilla e riservata strada giapponese c’è una piccola caffetteria. Si trova in un seminterrato e al suo interno si perde la cognizione del tempo perchè la calda luce artificiale color seppia è accogliente ma allo stesso tempo non consente di distinguere il giorno dalla notte.
In questo caffè è possibile vivere un esperienza molto speciale: viaggiare nel tempo.
Per farlo bisogna rispettare delle regole precise, inoltre quel viaggio non può in alcun modo modificare eventi già accaduti.
Per questo motivo in molti rinunciano ad andare fino in fondo. Chi lo fa ha qualcosa di molto importante da affrontare e questo “viaggio” finirà con il cambiare il corso della sua vita.
Recensione
Finchè il caffè è caldo è un racconto delicato come solo le narrazioni giapponesi sono in grado di essere.
Questa delicatezza deriva in parte dal naturale riserbo che caratterizza l’intero popolo giapponese che ha un modo di affrontare la vita diametralmente opposto a quello di noi occidentali.
Purtroppo non sono ancora riuscita a visitare il Giappone ,ma appartengo alla generazione cresciuta a “pane e cartoni giapponesi” negli anni 80′. Da lì il mio amore si è riversato sui manga a metà degli anni 90, ed è andato avanti approfondendo in vario modo l’essenza della cultura giapponese. Ricordate che per quelli della mia generazione Kichen di Banana Yoshimoto e Tokyo Blues Norvegian Wood di Murakami sono delle vere e proprie bibbie.
Questa divagazione a carattere personale è superflua, ma volevo contestualizzare questa recensione di Finchè il caffè è caldo e sono sicura che molti della mia generazione avranno vissuto le stesse esperienze.
Ma riprendiamo il filo del discorso e torniamo al fatto che la presenza di viaggi ne tempo, fantasmi e maledizioni non appaia così folle per chi ha una certa dimestichezza con il Giappone. Fin da piccoli (e mi rivolgo a quelli della mia generazione) Lamù ci ha insegnato che il confine tra la realtà e il mondo egli spiriti è labile.
L’essenza del libro non è il racconto della strana vicenda quindi, ma i sentimenti che i personaggi vivono, le esperienze che li rendono alla fine persone migliori e che gli consentono di vivere al meglio la propria vita.
La narrazione che a prima vista potrebbe sembrare quasi elementare corrisponde ad un modo di narrare i sentimenti che lascia al lettore il compito di immaginare e capire. Allo stesso tempo si tratta di romanzi che lasciano un inaspettato senso di pace e tranquillità (libro consigliatissimo per questo tipo di esperienza è sicuramente L’assassinio del Commendatore di Maurakami).
- FINCHÉ IL CAFFÉ É CALDO
- pp. 192 – prezzo € 16,00
- Garzanti