Evelina di Fanny Burney

Un classico che va assolutamente letto: Evelina di Fanny Burney ha fatto nei secoli scorsi da “apripista” ai romanzi della Austen.

Evelina la trama

La diciassettenne Evelina è la figlia non riconosciuta di Lord Belmont.

Sul letto di morte la madre l’ha affidata alle amorevoli cure del reverendo Villars il quale si è premurato di allevarla secondo sani e retti principi ,conducendo una vita ritirata in campagna. Evelina è quindi inesperta e priva di malizia al suo primo incontro/scontro con il mondo vero che avviene in occasione di una gita a Londra insieme a degli amici di famiglia.

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Da quel momento si innescherà un procedimento irreversibile che con un susseguirsi di eventi spesso da manuale porterà la nostra Evelina a conoscere l’amore nella persona di Lord Orville) ed ad un immancabile ed edificante lieto fine.

Evelina di Fanny Burney : la recensione

Ho un debole per i romanzi dell’ottocento. E ancor di più per quelli che, come questo, sono scritti in forma epistolare.

Non fatevi però spaventare. La prosa è desueta ma scorrevole. Anzi a mio avviso è un vero piacere leggerla.

L’intreccio della storia vira verso il classico. Gli espedienti narrativi che ci conducono al finale sono tipici dell’epoca e per noi poco credibili, ma io li trovo paradossalmente rassicuranti.

Non crediate però, per colpa di questa mia introduzione, di trovarvi di fronte ad un racconto banale. Sebbene Evelina sia tratteggiata come la tipica eroina buona ed ingenua, chi la circonda si mostra spesso come una sorta di grottesco mostro mosso dalle più abbiette intenzioni.

Lo scenario sul cui sfondo Evelina si muove è impietoso e terribile. I personaggi che la accompagnao in questo viaggio sono caratterizzati da un infinito egoismo e soprattutto cattivi.

La critica letteraria spesso associa la Burney alla Austen. Mi permetto di dissentire perchè lo spirito di questo romanzo è lontano anni luce da quelli della Austen, dove la cattiveria viene presentata al lettore in termini pacati. Le parole ed i gesti offensivi sono sempre eleganti e misurati. La Austen ci regala un mondo privo di spigoli troppo acuti, lì dove il panorama tratteggiato dalla Burney è al controrio un rovo di sole spine.

La nostra Evelina dovrà faticare non poco per riuscire a preservare la sua virtù e guadagnarsi l’agognato lieto fine.

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