Sotto la pioggia

Sotto la pioggia è l’esordio letterario di Pitchaya Sadbanthad.

Le enormi difficoltà di pronuncia del cognome dell’autore non hanno, fortunatamente, smorzato la mia curiosità di leggere questo libro. Ed è stata una fortuna perchè l’ho trovato un romanzo molto particolare.

Sotto la pioggia: la trama

Il romanzo è interamente ambientato a Bangkok ma con un ampissimo respiro che va dall’ottocento sino ad un immaginifico futuro.

Viviamo la storia di una pletora di personaggi a cui faccio solo breve cenno per darvi la possibilità di scoprirli ed apprezzarli da soli.

sotto la pioggia pichtaya sudbanthad

Si parte nel passato con un medico ospite di una missione. Ci imbattiamo poi in studenti presi da lotte politiche, mogli insoddisfatte, donne in cerca di una propria collocazione, ragazzi che scappano dal proprio destino, un dittatore.

Tutte storie apparentemente slegate ma che trovano un filo conduttore non solo nella città, altra protagonista della storia, ma in luoghi, ricordi , legami, coincidenze.

La recensione

Come vi dicevo prima questo è un romanzo molto particolare. Vi si intrecciano le storie di molti personaggi.

E fin qui nulla di nuovo. La particolarità è che ogni storia è caratterizzata da un suo registro narrativo. Cambiando personaggio, vi sembrerà di cambiare libro. Ogni protagonista ha un vissuto molto particolare, mai banale.

Ogni storia è una piccola perla. Il filo conduttore che li lega è la città. Ma non solo.

Se al termine del libro vi metterete a collegare tutte le sensazioni vissute vi renderete conto che altro filo conduttore è un senso di perenne malinconia. Attenzione malinconia non pessimismo, sebbene a tratti ed ad una visione superficiale le due cose potrebbero apparentemente confondersi.

Tutti i protagonisti poco alla volta scivolano in una sorta di malinconico torpore nella propria vita, trovando serenità nella rassegnazione. E sebbene io viva molto male la malinconia, mi sono ritrovata a mia volta ad essere rasserenata e forse anche rassegnata insieme a loro al termine del libro

La delicatezza dell’autore è stata coinvolgente. Sicuramente un libro da leggere.

Ho trovato un’atmosfera particolare in parte simile a questa in “Miliardario a cinque stelle“. MEntre un altro racconto corale da leggere , sempre ambientato in oriente, è “Per le strade di Tokyo”.

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