Il re traditore

Andrew Lownie, direttore di un agenzia letteraria, si è cimentato con Il re traditore in una accurata ricostruzione storica della figura di Eduardo VIII e di sua moglie Wallis Simpson.

il re traditore

Il re traditore : la trama

Il racconto prende le mosse dal momento dell’abdicazione di Eduardo VIII: non viene riservata attenzione alla vita da monarca, ma a tutto quello che accade dal momento dell’assunzione del titolo di duca di Windsor fino alla morte dei due coniugi.

Gli anni trascorsi in Europa subito dopo l’abdicazione. Gli anni da governatore delle Bahamas. E poi ancorala vita in Francia.

Anni trascorsi all’insegna dell’apparenza e senza alcun tipo di sostanza, poichè la coppia non aveva bisogno di lavorare, non aveva uno scopo, non aveva interessi.

Recensione

Andrew Lownie non vuole scrivere un romanzo nè una biografia. Vuole dimostrare che il duca di Windsor era Il re traditore.

Per farlo dà vita ad una ricerca maniacale di ampissimo respiro, costellata da innumerevoli tasselli messi insieme tra una pletora infinita di documenti redatti dalle persone più disparate.

Non si fa sfuggire nulla. Dai diari dei domestici, alle lettere di conoscenti, ai testi ufficiali ai riferimenti indiretti. Spazia tra così tante persone che ho difficoltà a cercare anche solo di delineare in maniera sommaria tutto il materiale messo insieme.

Questo se da un lato dà vita ad una accuratissima ricostruzione, dall’altro rende la lettura molto faticosa. Anzi ad essere onesti la lettura di tutti gli anni della seconda guerra mondiale è un ardua impresa e spesso si è costretti a rileggere più volte gli stessi passaggi anche solo per capire dove collocare l’ennesima fonte citata.

Tutto questo per giungere alla ineluttabile conclusione (a dire di Lownie) che i duchi di Windsor fossero stati scientemente dalla parte dei nazisti nel corso della seconda guerra mondiale.

Provvede anche con una penna impietosa a delineare le figure dei Windsor come due persone vuote, dall’intelligenza medio bassa e dalla scarsa moralità.

Si accanisce così tanto nel denigrarli, scendendo anche in sordidi dettagli sulla loro sessualità, da far sorgere in un sano lettore un senso quasi di ribellione.

Poi però il senso di ribellione passa ed al di là delle implicazioni con i nazisti si resta esterrefatti dalla pochezza dell’esistenza di queste persone che non riuscirono ad elevarsi nemmeno grazie alle amicizie intessute con grandi artisti della propria epoca.

La coppia ad esempio frequentò Somerset Maugham (che io amo) e di cui vi invito a leggere La diva Julia ed Acque morte.

  • IL RE TRADITORE
  • pp. 400 – prezzo € 22,00
  • Neri Pozza

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