Papaveri di fuoco

Papaveri di fuoco è il primo romanzo di Gian Sardar tradotto in Italia.

L’autrice è nata e vive in America, ma suo padre è orginario del Kurdistan iracheno e in questo libro lei ha raccolto esperienze e racconti della sua famiglia.

Ma andiamo con ordine e partiamo dalla trama.

papaveri di fuoco

Papaveri di fuoco: la trama

Hollywood 1979. Olivia e Delan sono innamorati. Ma lei, americana, vuole conoscere davvero lui, curdo, capire se le loro differenze sono superabili o se il loro rapporto non arriverà da nessuna parte.

Decidono così di partire insieme alla volta del Kurdistan per prendere parte al matrimonio di un cugino di Delan.

Olivia parte assolutamente impreparata alla realtà che l’aspetta. Lei così innocente, cresciuta in una società democratica e sempre protetta dall’amore della famiglia viene catapultata in un mondo dove la sopravvivenza non è scontata e i diritti non esistono.

Il viaggio durerà solo due settimane ma cambierà per sempre le loro vite.

La recensione

Il mondo è pieno di ingiustizie e persecuzioni. Però per una serie di concause le tragedie di alcuni popoli hanno lo spazio che meritano mentre altre vengono semplicemente ignorate.

La persecuzione subita nell’ultimo secolo dall’etnia curda è stata spietata ed inumana, ma è una pagina di storia di cui ben poco si è parlato. O meglio, sono stati accesi i riflettori sugli aspetti funzionali agli interessi economici internazionali e poco spazio è stato dato alla vera tragedia in corso.

Non sono però qui per fare uno sproloquio politico.

Vado quindi a sottolineare il primo e grandissimo pregio di questo libro, farci vivere con il cuore una parte della tragedia avvenuta. Farci guardare oltre le questioni politiche, la guerra, facendoci entrare nella quotidianità di chi ha visto la propria vita distrutta ad opera di una persecuzione sistematica. Leggerlo sapendo che si tratta di fatti romanzati sì, ma realmente accaduti che la Sardar ha messo insieme grazie ai racconti dei suoi familiari e di persone conosciute in Kurdistan rende la lettura ancora più toccante.

Il libro è ben scritto e riesce a coinvolgere il lettore sin dalle prime pagine. La storia ti cattura e ti trasporta sino alla conclusione come in un lungo sogno. Lettura assolutamente consigliata.

Sulla scia di questo tipo di riflessioni vi consiglio di leggere anche La strada delle nuvole di Jenny Tinghui Zhang e Paese infinito di Patricia Engel.

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