Amatissimi

Amatissimi è il primo bellissimo romanzo di Cara Wall.

Si tratta dello straordinario libro d’esordio di questa autrice. Non è eccessivo l’uso del termine straordinario. E non lo dico sulla scia della critica. Si tratta proprio di un affermazione che mi parte dal cuore.

Amatissimi: la trama

James MacNally proviene da una famiglia di umili origini. Grazie all’aiuto di uno zio paterno riesce a frequentare il college e qui trova l’amore della sua vita, Nan, e la sua strada (quella del predicatore).

amatissimi

Charles Barrett proviene da una una famiglia più che benestante con un padre accademico. Anche lui al college conosce l’amore della sua vita, Lyli, e scopre anche di voler fare il ministro di culto.

Le strade dei James e Charles si incrociano quando entrambi vengono assunti come pastori nella Terza Chiesa Presbiteriana di New York.

Inizieranno un lungo cammino che unirà loro e anche le loro mogli nonostante tutto.

Recensione

Ci sono libri belli e poi ci sono libri bellissimi. Sono rari e preziosi e nel corso della vostra vita penserete davvero di rado di esservi imbattuti in uno di loro.

È quindi con una certa emozione che vi annuncio che Amatissimi è un libro bellissimo, il primo che leggo da almeno un paio di anni.

Mi è piaciuto talmente tanto che fatico a trovare le parole per descriverlo, perchè si tratta di un vero gioiellino a 360°.

La profondità di pensiero dei suoi personaggi, la loro umanità, il loro rapporto con il mondo. Tutto è perfetto.

La complessità dell’animo umano nelle sue mille sfaccettature si riflette nelle azioni dei suoi protagonisti che, attarverso le loro profonde diversità, ci restituiscono un immagine di un percorso di vita umano e reale.

Leggere questo romanzo è un viaggio nella profondità dell’animo umano che ci offre l’opportunità di guardarci dentro e capire chi siamo ed a che punto della nostra vita ci troviamo.

Non vi nascondo che arrivata all’ultima pagina mi sono ritrovata a fare riflessioni sulla mia vita e, per alcuni versi, a trovare qualche pezzo del mio puzzle interiore che era rimasto in ombra.

Ognuno trarrà da questa lettura un’epserienza personalissima e sono assolutamente convinta valga la pena non lasciarselo sfuggire.

Aggiungo alla lista dei pochi libri bellissimi che ho letto nella vita: I provinciali, L’attesa e Olive Kitteridge.

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