La ragazza giusta

Torna in libreria Elizabeth Jane Howard con La ragazza giusta.

Orami quando si nomina questa autrice il pensiero dei più va solo alla saga dei Cazelet. Non nego certo l’indiscutibile bellezza della saga, ma vi invito a non sottovalutare gli altri suoi bellissimi romanzi tra cui: All’ombra di Julius, Le mezza verità, Perdersi.

La ragazza giusta: la trama

Ci troviamo nello Londra fine anni 70′: Gavin è un parrucchiere trentenne, timido e sensibile.

Nonostante lavori da molti anni vive ancora con i suoi genitori, cullando alti ideale sull’amore e sulla vita.

la ragazza giusta

Queste sue convinzioni, unitamente alla sua timidezza, lo tengono lontano dal mondo. Il suo universo è racchiuso tra lavoro, famiglia ed il suo unico amico Harry.

Sarà proprio grazie ad Harry che arriverà l’occasione per una scossa in grado di cambiare la sua vita. Gavin infatti si recherà con lui ad una festa e farà la conoscenza di due donne che, ciascuna in maniera diversa, lo riporteranno con i piedi per terra e lo spingeranno ad affrontare finalmente in maniera consapevole la vita.

La recensione

La lettura di questo romanzo ha avuto su di me un effetto strano.

I pensieri che attanagliano il protagonista, Gavin, sono così lontani da me e dal mio mdo di essere che la loro lettura ha rappresentato una sorta di viaggio fantastico.

Potreste contestarmi che la recensione di un libro dovrebbe sostanziarsi in un giudizio a carattere oggettivo, ma la lettura per me non è e non potrà mai essere oggettiva.

Io leggo e vivo i libri con tutta me stessa e non riesco a parlarvene se non in maniera accorata e coinvolta.

Così ho seguito Gavin con estermo stupore in tutte le sue peripezie chiedendomi come diamine fosse possibile essere così ingenui. Un vero e prorpio bambinone che è anche un precursore dei tempi pensate un po’!

I ragazzi di oggi vengono descritti nello stesso modo: eterni bambinoni che restano a casa sino oltre i trentanni sebbene lavorino.

Gavin per fortuna si risveglia dal suo torpore esistenziale ed ovviamente a mettere in moto questo meccanismo sono le donne. O per essere più precisi il meccanismo è avviato dall’amore/sesso che, a prescindere da come la si pensi, a quell’età sono il motore che fa muovere la maggioranza delle persone (non tutti, ma molti indubbiamente sì).

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